30 Novembre 2020 – By Admin
Il brand, volgarmente chiamato anche marchio, è quel tratto distintivo sviluppato dall’azienda. Se costruito in modo corretto e coerente, con i propri valori, riesce a trasmettere una specifica identità imprenditoriale. Oggigiorno, più che di brand, si parla di branding. Questo perché ci si collega ad un’azione continuativa nel tempo e caratterizzata da attività strategiche che contribuiscono alla costruzione della marca. Infine quando parliamo di brand è impossibile dimenticarsi di citare lo stretto rapporto, che esso ha, con la brand identity.
Il brand non deve essere percepito esclusivamente come un disegno o un logo che caratterizza e differenzia ogni singola azienda. Esso è la combinazione di 6 elementi molto forti:
Uno dei vantaggi principali del brand è quello di riuscire a trasmettere al cliente, in modo istantaneo, tutti gli elementi qui sopra elencati. Il lavoro non è affatto semplice ma, se costruito nel migliore dei modi, permetterà di costruire una vera e propria identità.
Analizziamo ora la storia di 6 brand che devono il loro successo a 6 diverse strategie di branding:
Nel lontano 1887, il fondatore di “Kodak”, George Eastman spiega così il motivo della scelta del nome del proprio brand “Sapevo intuitivamente che un nome commerciale doveva essere breve, forte e facile da pronunciare. Mi è sempre piaciuta la lettera K. Mi sembrava molto forte ed incisiva. Il nome che cercavo doveva iniziare assolutamente con una K e finire con un’altra K, La parol Kodak fu il risultato”.
Prima dell’avvento di “Red Bull”, il concetto di Energy drink era quasi invisibile. La marca austriaca è riuscita in breve tempo a costruire una nuova categoria di business. Uno dei suoi punti vincenti è stata proprio l’attuazione di strategie non convenzionali ma allo stesso tempo coinvolgenti e dinamiche. Quante bevande, prima di “Red Bull”, avevano pensato di costruire delle storie animate basate sul concetto “Assaggia questa bevanda perché è capace di metterti le ali!”. Un claim assolutamente vincente, capace di solleticare la fantasia dei consumatori.
Semplicità, pertinenza ai valori dell’azienda, distinzione dalla massa e facilità di memorizzazione sono gli elementi distintivi dell’impresa di Cupertino. Il concetto del morso riesce a esprimere molto bene l’idea legata alla fame di conoscenza. Anche i colori sono un loro punto di forza, semplici e non troppo pesanti.
La start up, fondata da tre amici italiani, è riuscita a conquistare la fiducia e l’interesse da parte di tanti consumatori e commercianti, grazie ad una accattivante strategia di comunicazione. Il brand è riuscito a raccontare in modo semplice e chiaro tutti i punti di forza, le peculiarità e i vantaggi dell’uso della loro applicazione. Così facendo sono riusciti a creare un’immagine solida nelle menti di tutti i clienti.
“Mulino Bianco”, da sempre, ci racconta una storia, ci ha dato la possibilità di entrare in ogni casa e di vivere tutta la dolcezza, i valori della famiglia e della tradizione. Facendo così è riuscita a rubarci un pezzetto del nostro cuore.
Negli anni ’90 la “Nike” fu costretta a fronteggiare una vera e propria crisi reputazionale che mise a dura prova l’azienda. L’accusa è stata quella di sfruttamento minorile all’interno delle fabbriche asiatiche. L’azienda americana attraverso dei rapporti periodici sulle condizioni dei lavoratori, sugli aumenti di trasparenza nei confronti dei consumatori e attraverso attività strategiche legate all’aumento dell’età, la multinazionale è riuscita a migliorare le proprie condizioni.
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